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XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - B
CONTRO OGNI GRETTEZZA DI SPIRITO
“Chi non è Contro di noi, è per noi” (Mc 9.40)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, talvolta crediamo, più o meno coscientemente, di detenere il monopolio del bene, della verità, dell'onesta e della sincerità. Pur senza arrivare a dire che negli altri non c'è nulla di bene, molte volte mettiamo la sordina alle lodi dovute al loro successo, ed è soltanto a malincuore che accettiamo qualche rara volta il loro punto di vista.
Con le letture di questa domenica, la chiesa ci mette in guardia contro questa mentalità: ci invita a bandire ogni settarismo, ogni grettezza di spirito, e farci un cuore aperto a tutti, un'anima senza frontiere.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Pur coscienti della nostra incomparabile missione di cristiani, siamo anche pronti a collaborare con tutti gli uomini di buona volontà, di qualunque parte siano?
- Qualche volta siamo portati a sospettare delle intenzioni di quelle persone che non appartengono al nostro ambiente, a sottovalutare i loro sforzi e i loro risultati.
- Ci assumiamo le nostre responsabilità come un servizio da rendere ai fratelli, senza usarle come pretesti per metterci in evidenza e farci valere?
2. Invocazioni
- Signore, che spandi i tuoi benefici su tutti gli uomini indistintamente e su tutta la terra, abbi pietà di noi.
- Cristo, che hai versato il tuo sangue sulla croce per giustificare e salvare l'intera umanità, abbi pietà di noi.
- Signore, soffio di vita e di carità, che ti manifesti in favore di tutti gli uomini, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Nm 11,25-29): La vera grandezza d'animo
Nell'episodio della scelta di un certo numero di suoi collaboratori, Mosè dà una magnifica lezione di larghezza di spirito e di grandezza d'animo.
a. Per non essere più solo a portare «il peso del popolo», Mosè ha convocato nella sua tenda settanta anziani più in vista, con i quali vuole dividere le responsabilità. Due di essi non si sono degnati di rispondere al suo invito.
b. Ciononostante essi si comportano come se fossero stati regolarmente investiti di autorità. l'unto da una crisi di gelosia, il giovane Giosuè grida allo scandalo. Ma Mosè, ben lungi dall'adombrarsi, calma e rassicura quello scontento.
c. Lo Spirito - dice la Scrittura - soffia dove vuole e come vuole». Dio è libero, agisce a modo suo. Perché meravigliarci se altri, uguali a noi o anche inferiori, prendono delle iniziative pur senza un mandato ufficiale? Sappiamo essere tolleranti? E necessaria più apertura di spirito, più spirito ecumenico.
Salmo responsoriale (Sal 18): La legge del Signore rende saggi i semplici
La legge del Signore è perfetta in ogni punto: senza difetti, retta, vendica, luminosa. Quindi è la cosa più preziosa di tutte. Che Dio ci preservi dall'orgoglio, che la renderebbe in noi vana e inoperosa.
Rit.: I precetti del Signore danno gioia.
Seconda lettura (Gc 5,1-6): Maledetta ricchezza!
Un'energica invettiva di san Giacomo contro i ricchi malvagi, che accumulano beni e vivono nell'abbondanza sfruttando gli operai e violando le leggi della giustizia.
a. Un'ingiustizia che grida vendetta! Si arricchiscono a spese altrui, rubando sul salario dovuto agli operai, lasciandoli senza vergogna marcire nella miseria, essi e le loro famiglie.
b. È anche una stupidità e una follia. Tutti i beni della terra sono destinati alla rovina, alla distruzione. Il solo modo per dar loro una qualche consistenza, è di farli servire al sollievo dei poveri e a rendere qualcuno felice.
c. Chi oserebbe sostenere che queste invettive di san Giacomo non sono rivolte anche a noi, in una certa misura? E chi è in questo mondo che non ha le mani più o meno macchiate o toccate dalla ricchezza?
Vangelo (Mc 9,38-48): Contro ogni settarismo
In questo brano evangelico sentiamo Cristo condannare ogni mentalità meschina e faziosa, e scagliare l'anatèma su coloro che scandalizzano i piccoli e i deboli.
a. C'è qui una reazione dell'apostolo Giovanni, che ricorda quella di Giosuè: egli giudica anormale e intollerabile che uno sconosciuto, estraneo al loro gruppo, cacci i demoni nel nome di Gesù. Ma Gesù respinge questo spirito di gelosia: «Chi non è contro di noi, è con noi».
b. E con una severità ancora maggiore, Gesù condanna il comportamento di colui, che con le sue parole o i suoi atti, scoraggia i piccoli nella loro fede: «È meglio per lui che gli si metta al collo una macina di mulino e venga gettato nel mare».
c. Riconosciamo anche noi di non aver il monopolio del vangelo, come se ne fossimo i proprietari. Certe persone che non conoscono il vangelo, ne sono talvolta più vicine di certi cristiani che si vantano di conoscerlo, ma che con le loro infedeltà ne sono invece molto lontani.
Suggerimenti per l'omelia
Tra i vari argomenti suggeriti dalle letture di oggi, approfondiamo quello del «settarismo di chi si crede in possesso della verità». Giosuè e gli apostoli se ne sono resi colpevoli. Questo pericolo ci minaccia un po' tutti. Stiamo bene in guardia. Ricordiamoci che neppure noi abbiamo «l'esclusiva della testimonianza».
- Noi non abbiamo il monopolio della verità. «Lo Spirito - dice la Scrittura - è come il vento: soffia dove vuole». Perché meravigliarci, e perfino offenderci, se altri ne sono più provvisti di noi? È un atteggiamento biasimevole, agli antipodi dello spirito evangelico. Quante persone che non sono del nostro ambiente, che neppure appartengono alla nostra chiesa, lottano per un ideale di giustizia e di pace, in uno spirito di totale disinteresse?
- Adottiamo quindi - senza secondi fini - un atteggiamento di umiltà e di carità, fatto
di apertura di cuore: per accettare e incoraggiare gli sforzi di chiunque, dal momento che possono servire alla manifestazione della carità e all'edificazione di una società più giusta, più umana e più fraterna;
di delicatezza nei confronti dei deboli: evitando nei nostri giudizi e nei nostri atti tutto ciò che potrebbe scandalizzarli e, chi lo sa?, turbarli nella loro fede semplice e ingenua.
Cominciamo con l'estirpare il male che è in noi, prima di avere la pretesa di correggere i nostri fratelli e di riformare la società.
Preghiera universale
Fratelli, che non ci succeda di essere sorpresi, come Giosuè e gli apostoli stessi, delle testimonianze di fede che ci vengono dagli altri, e spesso con molto successo. Riconosciamo di non avere l'esclusiva della verità e della giustizia; sappiamo invece gioire di ciò che lo Spirito ispira agli altri, oltre che a noi.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. La chiesa è un popolo di sacerdoti e di profeti... Affinché coloro che hanno responsabilità ed esercitano i ministeri non temano di rivolgersi anche a coloro che lo Spirito Santo anima e riempie: preghiamo.
2. Affinché pastori e fedeli, rifiutando ogni ristrettezza di spirito, siano pronti a tendere la mano a tutti quelli che lavorano per l'edificazione di un mondo migliore, più giusto e più umano: preghiamo.
3. Affinché i popoli, nonostante le loro ideologie e i differenti sistemi politici, cerchino dei punti d'intesa pur nel rispetto delle loro differenze: preghiamo.
4. Per tutte le minoranze etniche, politiche, religiose, sottoposte a soprusi e persecuzioni. Affinché siano riconosciuti i loro diritti e favorita la manifestazione della loro cultura: preghiamo.
5. Ogni domenica noi partecipiamo all'eucaristia. Affinché questa fedeltà, invece di ispirarci dei sentimenti di sufficienza, accresca la nostra carità e la nostra comprensione nei riguardi degli altri, anche se sono meno praticanti: preghiamo.
Signore, tu ami tutti gli uomini, qualunque sia loro la razza, la loro cultura, la loro religione. Il tuo Spirito di amore soffia su di loro, prodigando i tuoi benefici. Insegnaci a rispettare queste differenze, affinché, fuse in perfetta armonia intorno al Figlio tuo Gesù Cristo, esse contribuiscano alla bellezza del tuo regno, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Uniamoci col pensiero e col cuore a tutti gli uomini della terra, per elevare a Dio la nostra preghiera di figli.
Parole di congedo e di saluto
Ripieni dello Spirito di Dio, cercheremo di avere il cuore aperto a tutti, affinch~ in noi e per noi si irradi ovunque la pace di Cristo.