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Gesù Cristo è la salvezza di Dio attesa dall'umanità
Testi dell'editrice Elledici
Introduzione
Dopo il cammino di preparazione dell’Avvento, finalmente giungiamo alla méta che ne è senso: la nascita di Gesù, la gioia del Natale. Il profeta Isaia ci ricorda che è Dio lo sposo atteso che continua a ricercare la sua sposa infedele, l’umanità. Gesù, il sigillo del rapporto d’amore tra Dio e l’uomo, giunge in maniera silenziosa, umile e rispettosa in modo tale che solo i pastori, abituati a vigilare nella notte e ad aver cura anche del più piccolo degli agnelli, sono i primi ad accorgersene.
Atto penitenziale
Signore, la nostra attesa non è stata all’altezza del grande evento al quale siamo chiamati ad assistere. Abbi pietà di noi.
Cristo, non crediamo alla tua salvezza e dubitiamo del tuo amore. Abbi pietà di noi.
Signore, non siamo sempre capaci, nonostante la venuta di Gesù nel mondo, di indirizzare il cammino della nostra storia verso il bene. Abbi pietà di noi.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Is, 62, 11 – 12: Ecco, arriva il tuo Salvatore.
L’annuncio del profeta Isaia riguardo la venuta di un salvatore per Israele ha accompagnato tutto il cammino liturgico dell’Avvento. Il messaggio assume il suo significato definitivo in questo giorno di festa: è Gesù l’atteso. Noi siamo il popolo santo di cui parla Isaia, e la nostra comunità è quella città che Dio non ha abbandonato e che ha ricercato nonostante la sua infedeltà.
Dal Salmo 96: Oggi la luce risplende su di noi.
Il salmo è un canto di lode per la gloria del Signore. Cristo è la luce che risplende sui giusti. È lui la gioia dei retti di cuore (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Tt, 3, 4 – 7: Ci ha salvati per la sua misericordia.
San Paolo indica nella venuta di Gesù Cristo nel mondo la salvezza per gli uomini. La sua incarnazione è un evento di grazia. Grazie all’abbondanza del suo amore noi siamo stati liberati dalla morte.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli ama. Alleluia.
Vangelo - Lc 2, 15 – 20: I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
Il vangelo di Luca ci narra l’arrivo dei pastori alla stalla di Betlemme. Nella descrizione della scena coesistono da una parte l’umiltà dei pastori, la semplicità dell’ambiente e della mangiatoia in cui è adagiato Gesù, il silenzio di Maria che rimane in meditazione. E dall’altra la gloria dell’evento, l’entusiasmo per la nascita del Figlio di Dio in terra. I due aspetti trovano conciliazione proprio nel bambino Gesù: creatura fragile e bisognosa d’amore, e al tempo stesso salvezza potente per Israele.
Preghiera dei fedeli
Per comprendere appieno la gioia di cui Dio ci rende partecipi con la nascita del Signore Gesù è necessario percepire nella nostra vita il significato di tale evento di grazia. Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci ad accogliere la tua salvezza.
1. Perché non ci stanchiamo mai di ricercare i segni della tua presenza nella storia. Preghiamo.
2. Perché la nostra gioia sia piena e autentica. Preghiamo.
3. Perché non svanisca mai in noi la coscienza dell’immenso dono che ci hai fatto. Preghiamo.
4. Perché grazie alla cura dei più piccoli sappiamo accorgerci di quanto sia straordinario il tuo amore per l’uomo. Preghiamo.
O Padre, tu non hai avuto vergogna a mandare il tuo Figlio Unigenito nel mondo. Aiutaci a non vergognarci mai di riconoscerci come tuoi figli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Monizione alla preghiera del Signore
Gesù è la rivelazione dell’amore del Padre per l’uomo. Rivolgiamoci a Dio con le parole ch’egli stesso ci ha insegnato. Diciamo insieme…