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Anno A
18ª Domenica del Tempo Ordinario
Testi dell'Editrice Elledici
"Voi stessi date loro da mangiare"
Introduzione
Fratelli e sorelle, forse in nostro animo è colmo di pensieri, di appuntamenti da onorare, di cose da fare. Poniamoci in atteggiamento di ascolto della Parola di Dio, che ci ristorerà. Quando l'uomo ha raggiunto la dimensione dell'ascolto, allora scoprirà la presenza di un "già" e di un "prima" che è oltre l'io e indipendente dall'io; scoprirà l'amore di quel Dio che lo sostiene e lo irrora con la sua potenza e non potrà non corrispondere a questo amore che lo conquista. Vivremo dunque un incontro importante, significativo per la nostra esistenza, che nella comunione con Cristo è redenta.
Atto penitenziale
Ci hai detto, Signore, di venire da te e di godere dei tuoi doni, anche se non abbiamo nulla da darti. In realtà portiamo il peso dei nostri peccati, che consegniamo alla tua misericordia per ottenere il tuo perdono.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Is 55,1-3: Venite e mangiate.
Dio propone al suo popolo un’alleanza eterna, stipulando la quale l’uomo sarà saziato, perché la relazione con Dio realizza l’esistenza e soddisfa i bisogni più profondi e più veri.
Dal Salmo 144: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Il Signore è buono verso tutti e mostra tenerezza nel rapporto con gli uomini, donando loro, con la sua provvidenza, tutto ciò che serve per una vita santa.
Seconda lettura - Rm 8,35.37-39: Nessuna creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo.
La tribolazione, l’angoscia possono prostrare l’uomo, ma non possono sconfiggerlo se c’è l’amore di Cristo che lo sostiene. Nulla è più forte dell’amore di Cristo.
Vangelo - Mt 14,13-21: Tutti mangiarono e furono saziati.
Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci mostra Gesù che sa soddisfare i bisogni dell’uomo; non solo quelli fisici, ma anche quelli spirituali, poiché le sue parole evocano un senso eucaristico.
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, anche se siamo consapevoli dei nostri limiti e della nostra fragilità, rivolgiamoci al Padre, fonte di ogni gioia e consolazione, con la certezza che egli ascolta le nostre suppliche. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
O Padre, buono verso tutti, tu che provvedi ai bisogni di coloro che sono rivolti a te in attesa, esaudisci le preghiere del tuo popolo, che ha fame del tuo amore e della tua tenerezza. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Monizione alla preghiera del Signore
Dopo aver ascoltato la Parola ed essercene saziati preghiamo dicendo…