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Anno A
27ª Domenica del Tempo Ordinario
Testi dell'Editrice Elledici
Dio ha cura della sua vigna
Introduzione
Come chiunque tenga a ciò di cui ha cura, Dio a volte è deluso del nostro operato. La liturgia di oggi ci offre però una precisa descrizione di come egli agisca in questa situazione. Il Signore non perde fiducia nel suo popolo, né nella possibilità che esso possa amministrare da solo la vigna; egli sostituisce invece coloro che hanno voluto appropriarsi della vigna poiché essi, per loro conto, hanno scelto di non aver parte alla sua eredità.
Atto penitenziale
Signore, non sappiamo riconoscere i tuoi profeti e siamo adirati per la loro franchezza. Abbi pietà di noi.
Cristo, non abbiamo la tua stessa pazienza e facciamo mancare troppo presto la nostra fiducia ai fratelli. Abbi pietà di noi.
Signore, ci hai dato in eredità ciò che hai di più prezioso e tutto ciò che desideriamo è di possederlo tutto e subito. Abbi pietà di noi.
Presentazione della Parola di Dio
Prima lettura - Is 5,1–7: La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele.
Il profeta Isaia parla delle aspettative del Signore, deluse dal popolo di Gerusalemme. Dio non è infatti indifferente alla storia. Egli si cura dell’umanità come un agricoltore si cura della sua vigna e spera che essa produca frutto.
Dal Salmo 79: La vigna del Signore è la casa d’Israele.
Il salmista si rivolge al Signore, ricordandogli la cura con cui salvò il popolo di Israele dal paese d’Egitto. Egli invoca la sua presenza, salvezza per i suoi fedeli (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Fil 4,6–9: Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi.
Paolo delinea alla comunità di Filippi il profilo di coloro che erediteranno la vigna. Il Cristiano, se vuole essere tale, deve infatti rivolgere la sua mente e le sue opere verso Dio.
Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia. Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. Alleluia.
Vangelo - Mt 21,33–43. Darà in affitto la vigna ad altri contadini.
La vigna, cioè il Regno, non è mai sottratta del tutto alle cure dell’umanità. Dio vuole la salvezza dell’uomo, per questo sostituisce i servi indegni con altri lavoratori, ma non distrugge la vigna. Quanti e quali frutti essa produca saranno poi consegnati al Signore.
Preghiera dei fedeli
Il Signore non fa né disfa senza coinvolgerci nei suoi progetti. Sta a noi scegliere di rispondere positivamente o negativamente alla sua chiamata. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendici vignaioli fedeli.
O Padre, tu ci affidi ogni giorno il compito di lavorare per il Regno dei Cieli. Aiutaci a non scoraggiarci di fronte ai nostri fallimenti e a meritarci la fiducia che continui a riporre in noi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Monizione alla preghiera del Signore
Gesù ci ha raccontato di un Padre che attende paziente i nostri frutti. Non intendendo deluderlo. Rivolgiamoci a Dio con le parole che egli stesso ci ha insegnato. Diciamo insieme…