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XVII DOMENICA ORDINARIA C
POTENZA DELLA PREGHIERA
“Chi chiede ottiene, chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto” (Lc 11,10)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, sentiamo ripetere continuamente che la preghiera è assolutamente necessaria a chi vuole vivere in profondità e in verità la vita cristiana. Ma è proprio il Signore che insiste, «opportunamente e importunamente» potremmo dire, perché i suoi discepoli siano assidui alla preghiera: «Pregate! Non cessate mai di pregare!»
Anche se ci illudessimo di seguire questa raccomandazione del Signore, in realtà siamo obbligati a riconoscere che la nostra preghiera lascia molto a desiderare, tanto è poca e povera cosa. Spesso ci accontentiamo di ripetere macchinalmente qualche formula imparata a memoria da bambini, di assistere alla messa della domenica più o meno passivamente. Un giorno i discepoli rivolsero a Gesù questa domanda: «Signore, insegnaci a pregare». Oggi facciamo nostra questa domanda: non c'è grazia più importante da domandare e ottenere di quella di saper pregare.
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Si dice giustamente che l'anima che prega è un'anima che vive. Preghiamo noi? Ma soprattutto preghiamo veramente?
- Le nostre preghiere sono altra cosa che formule imparate a memoria? Sono un colloquio, un cuore a cuore con Dio, impregnate di fiducia e di tenerezza filiale?
- Nelle nostre richieste mettiamo al primo posto i nostri interessi personali, dimenticando quelli di Dio, della sua gloria, del suo regno, e quelli dei nostri fratelli?
2. Invocazioni
- Signore, che sei sempre pronto ad accogliere le nostre richieste, abbi pietà di noi.
- Cristo, esempio vivente di preghiera fiduciosa e disinteressata, abbi pietà di noi.
- Signore, legame d'amore tra noi e il nostro Padre che è nei cieli, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Gn 18,20-32): L'intercessione di Abramo
Avendo sentito che il Signore stava per distruggere la città corrotta di Sodoma, Abramo intercede per essa: insiste presso Dio con tutta semplicità e fiducia per strapparla al giusto castigo divino e salvarla.
a. Questo racconto è la continuazione di quello della domenica scorsa: dopo la partenza dei tre angeli che gli avevano fatto visita, Dio rivela ad Abramo che essi hanno avuto da lui l'incarico di punire la città colpevole e di far cadere su di essa il fuoco dal cielo.
b. Con questa rivelazione Dio ha voluto senza dubbio provocare la preghiera del vecchio patriarca, e nello stesso tempo mostrare che il suo desiderio di perdonare supera di gran lunga la sua volontà di castigare.
c. Al di là del racconto, sforziamoci di comprendere quanto potere ha la preghiera dei giusti presso il cuore di Dio.
Salmo responsoriale (Sal 137): Il Signore ascolta le nostre preghiere
Sia lode a Dio che ha prestato ascolto alla preghiera del suo servo. Chi chiede con fede ed umiltà è sicuro di ottenere. Dio ascolta sempre la preghiera dei giusti, risponde alle loro suppliche. Ringraziamolo della sua bontà.
Rit.: Il povero invoca e Dio 10 ascolta.
Seconda lettura (Col 2,12-14): Salvati con la croce di Cristo
San Paolo ricorda ai Colossesi che il Battesimo ch'essi hanno ricevuto li ha strappati dalla morte del peccato e li ha spiritualmente risuscitati. Beneficio inestimabile che proviene dalla croce del salvatore Gesù.
a. Molto spesso san Paolo afferma nelle sue lettere che il battesimo fa vivere ai fedeli il mistero della morte e della risurrezione del Salvatore.
b. Immerso nel fonte battesimale, il neofita rassomiglia a Cristo deposto nel sepolcro: egli è sepolto nella morte al peccato; quando esce dal fonte assomiglia a Cristo risorto: rivive alla vita divina.
c. Questa lettura ci aiuti a comprendere l'inestimabile valore del nostro battesimo, e quale impegno dobbiamo avere per viverne, uniti a Cristo e sul suo esempio, il mistero di amore.
Vangelo (Lc 11,1-13): Piccolo trattato sulla preghiera
In risposta alla domanda di un suo discepolo, che parla a nome di tutti, il Signore insegna come si deve pregare, quali devono essere le intenzioni della preghiera e in quale spirito vanno rivolte a Dio per essere esaudite.
a. Abbiamo qui un esempio di catechesi, un vero piccolo trattato sulla preghiera. Senza dubbio l'evangelista ha riunito in questo brano i vari insegnamenti che Cristo aveva dato sulla preghiera in circostanze diverse.
b. Più che una formula di preghiera da recitare a memoria, il Signore ha voluto apertamente indicare con quale spirito bisogna parlare a Dio, perché la nostra preghiera sia l'eco della sua.
c. Le nostre preghiere non si riducono troppo spesso a delle formule vuote, recitate svogliatamente? Ricordiamoci che se non c'è il cuore, sono false: Dio non può che rifiutarle con disgusto.
Suggerimenti per l'omelia
«Pregate, pregate sempre senza stancarvi», ci dice Cristo. È molto utile per noi meditare su questa insistenza di Gesù. Da una parte comprenderemo meglio la necessità della preghiera, dall'altra vedremo quali devono essere le sue qualità perché sia gradita a Dio ed esaudita.
- Perché pregare? Perché la preghiera è la vita dell'anima. «Un'anima che prega è un'anima che vive». Nel battesimo ci è stata comunicata la vita stessa di Dio: noi siamo suoi figli. Una relazione di amore si è stabilita tra lui e noi, come quella che unisce un bambino ai suoi genitori. Solo la preghiera conserva, fortifica e alimenta questa relazione: essa mette Dio al centro della nostra vita e immerge noi nel suo mistero. Essa ravviva in noi le tre virtù teologali della fede, della speranza e della carità, che ci fanno vivere una vera vita di figli di Dio.
- Come pregare? È un errore credere che la preghiera consista nel ripetere continuamente delle formule stereotipate, nel compiere qualche cerimonia tradizionale, nel partecipare a qualche rito solenne, indipendentemente dalle disposizioni interiori dell'anima.
Pregare è, prima di tutto, mettersi e restare alla presenza di Dio, è vivere nella sua intimità, stare in ascolto della sua parola, meditarla, impegnarsi in tutto e per tutto a fare la sua volontà. Pregare, in una parola, significa amare, significa vivere di amore rispondendo a tutte le sue esigenze.
Signore, insegnaci a pregare.
Preghiera universale
Fratelli, Cristo ha detto: «Domandate e otterrete», sottolineando così la potenza della preghiera. È necessario però che sia una vera preghiera, fatta con quelle disposizioni che si chiamano umiltà, rettitudine di spirito, fiducia. Chiediamo che lo Spirito Santo venga e preghi con no<.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Perché le vocazioni fioriscano nella Chiesa ed essa possa così ogni giorno far salire al cielo la preghiera sacerdotale di Cristo, il sacrificio della messa: preghiamo.
2. Perché i sacerdoti non si lascino prendere totalmente dalle occupazioni quotidiane, ma siano prima di tutto uomini di preghiera, fedeli alla loro missione mediatrice: preghiamo.
3. Per le famiglie cristiane: perché le mamme sappiano infondere nel cuore dei loro figli il senso della preghiera fervente e fiduciosa: preghiamo.
4. Pensiamo anche a quelli che soffrono: perché le loro prove si trasformino, come quelle di Cristo sulla croce, in offerta di purificazione, di riparazione e di amore: preghiamo.
5. Perché la nostra assemblea domenicale sia, intorno all'altare, una vera riunione di famiglia, sorgente di vitalità, di generosità, di concordia e di gioia: preghiamo.
Signore Gesù, tu hai detto ai tuoi discepoli: pregate sempre, senza stancarvi. Concedi anche a noi, guidati dal tuo Spirito, di vivere in unione con te, affinché la nostra preghiera possa salire senza posa verso il Padre del cielo, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
Cerchiamo di recitare la preghiera insegnataci da Cristo con i sentimenti della più fervida e fiduciosa pietà filiale, in unione con tutti i nostri fratelli.
Parole di congedo e di saluto
In un mondo rumoroso e distratto come il nostro, facciamo fatica a raccoglierci e a conservare il rapporto con Dio. Nonostante tutto dobbiamo fare ogni sforzo per vivere intimamente uniti al Signore.