Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
Testi dell'editrice Elledici
In questa domenica, ancora parte del tempo natalizio, siamo invitati a riflettere sulle scelte di Gesù e, di conseguenza, sulle scelte che noi facciamo, essendoci proposti, come Cristiani, di seguire il Suo esempio. Il Figlio di Dio si reca come tutti i suoi contemporanei a farsi battezzare da Giovanni il Battista. Il gesto di Gesù oltre ad avere un significato morale ha un preciso senso teologico: Dio non disprezza la nostra debolezza. Entra invece in essa, s'incarna, e la redime con forza e tenerezza.
Signore, sei venuto in mezzo a noi eppure oggi come ieri continuiamo a non riconoscerti. Signore pietà.
Cristo, i nostri fratelli sono amati da Te eppure con loro non ricerchiamo la condivisione ma la competizione. Cristo pietà.
Signore, il nostro battesimo ci chiama ad essere veri cristiani, quasi mai lo siamo. Signore, pietà.
Prima lettura - Is 40, 1 - 5. 9 - 11: Si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.
Isaia annuncia la fine della tribolazione di Gerusalemme che porta una grande gioia. Per noi cristiani la liberazione definitiva è la venuta nel mondo di Gesù Cristo e la sua condivisione della nostra umanità. Con essa davvero le nostre tribolazioni sono terminate e la nostra gioia può essere autenticamente piena.
Dal Salmo 103: Benedici il Signore, anima mia.
Esaltare col salmista la grandezza di Dio ci aiuta a comprendere appieno il dono in cui consiste la sua incarnazione (nella sezione Canti a Messa, il canto di un ritornello responsoriale al Salmo).
Seconda lettura - Tt 2, 11 - 14; 3, 4 - 7: Il Signore ci ha salvati con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.
La riflessione di Paolo ci aiuta a comprendere meglio il mistero dell'incarnazione di Dio e del battesimo di Gesù: Dio non ha bisogno di redimerci, e Gesù non ha bisogno di essere battezzato. Non sono le logiche del bisogno a muovere l'azione di Dio, ma la sovrabbondanza d'amore per l'uomo, al di là di ogni calcolo sui meriti di quest'ultimo.
Canto al Vangelo: Alleluia, Alleluia. Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Alleluia.
Vangelo - Lc 3,15-16.21-22: Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
Giovanni il Battista annuncia, con la radicalità e lo zelo propri della sua predicazione, la grandezza di colui che viene dopo di lui, Gesù. Egli non si manifesta però in forma magnificente e terribile. Sta in mezzo al popolo, riceve il battesimo come tutti e prega. Così facendo, è il Padre stesso a riconoscerlo come Figlio e a redimere, non a condannare, noi in Lui.
Chiediamo al Signore di essere, come Lui, capaci di essere nel mondo senza essere del mondo.Preghiamo insieme e diciamo: Signore facci partecipi del Tuo amore.
1. Perché ogni uomo si ricordi di essere pari ai suoi fratelli in quanto amato da Dio. Preghiamo.
2. Perché il male non ci vinca col disgusto, ma ci sproni all'azione. Preghiamo.
3. Perché, come Giovanni, sappiamo riconoscere i limiti della nostra testimonianza e lasciare spazio a te. Preghiamo.
4. Perché la Tua incarnazione santifichi definitivamente, attraverso le nostre scelte, la vita dell'uomo. Preghiamo.
O Padre, aiutaci a ricordare che nulla nel mondo dell'uomo è stato tanto spregevole da impedirti di mandarci il Tuo Figlio e che, col Tuo aiuto, tutto può essere trasformato. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Gesù non ha rifiutato di condividere la nostra condizione di uomini, non rifiutiamo di condividere la sua condizione di Figlio di Dio e, come Lui ci ha insegnato, diciamo insieme...