Copyright © 2024 laparrocchia.it
SEO e sito realizzato
da ViDYO GmbH
dal 15-04-2001 online
SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO A
IL PANE DEL CIELO
“Io sono il pane vivo, disceso dal cie1o” (Gv 6,51)
Parole d'accoglienza e presentazione del tema
Fratelli, il centro di tutta la vita cristiana è Cristo. Ora l'eucaristia è il sacramento mirabile che lo fa realmente presente al suo popolo nel mistero pasquale. Perciò l'eucaristia è il cuore stesso della vita della chiesa, e della nostra stessa vita.
Il Signore ha istituito il sacrificio eucaristico del suo corpo e del suo sangue nel corso dell'ultima cena, «la notte stessa in cui fu tradito». È il sacrificio dell'amore, dell'unita; è il vincolo di carità, è il banchetto pasquale nel quale Cristo ci è dato in nutrimento.
La chiesa, con la festa di oggi, vuol farci considerare l'eucaristia sotto questo particolare aspetto: essa è il nutrimento delle anime. Gesù ha detto: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo».
Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- Nell'eucaristia Cristo ci ha dato in dono se stesso come vittima e come nutrimento. Apprezziamo questo dono nel suo giusto valore? È il grande mistero della fede e dell'amore.
- Celebriamo l'eucaristia da veri cristiani, assistendo regolarmente e devotamente alla santa messa e accostandoci frequentemente alla comunione?
- Nutriti dello stesso «pane», sentiamo la volontà di instaurare la concordia e la carità nella nostra comunità, e di vivere come fratelli nell'amore di Cristo?
2. Invocazioni
- Signore, che dai ai tuoi figli il pane quotidiano, di cui hanno bisogno per vivere, abbi pietà di noi.
- Cristo, che nutri le nostre anime con il tuo corpo e il tuo sangue, abbi pietà di noi.
- Signore, che unisci insieme tutti gli uomini, per renderli partecipi della vita divina, abbi pietà di noi.
Prima lettura (Dt 8,2-3,14-16): La manna del deserto
Mosè invita gli ebrei a ricordarsi dei benefici ricevuti da Dio durante la traversata del deserto, e in particolare della manna, con cui li ha nutriti. Ma aggiunge che non basta il nutrimento materiale: l'uomo ha bisogno di Dio e della sua Parola creatrice.
a. Prima di entrare nella Terra Promessa, al termine della lunga peregrinazione nel deserto, Mosè esorta il popolo a non dimenticare mai l'amorosa cura di cui Dio l'ha circondato.
b. Tra tutti i benefici di cui l'ha colmato, la manna che cadeva dal cielo e l'acqua che sgorgò dalla roccia non furono certo i meno straordinari.
c. Secondo la tradizione cristiana, noi vediamo nella manna del deserto la raffigurazione dell'eucaristia, del corpo e del sangue di Cristo, dato come nutrimento, che ci sostiene nel nostro cammino verso Dio.
Salmo responsoriale (Sal 147): Invito al ringraziamento
Il salmo è un caldo invito al popolo d'Israele, a ringraziare il Signore di tutti i benefici ricevuti. A maggior ragione la chiesa, e tutti noi, dobbiamo elevare il nostro canto di ringraziamento per le meraviglie operate in nostro favore dall'amore di Dio.
Rit.: Benedetto il Signore, gloria del suo popolo.
Seconda lettura (1 Cor 10,16-17): L'eucaristia, vincolo di unità
In questo breve testo, san Paolo ci fa capire che la comunione al corpo e al sangue di Cristo, unendoci al Signore, costituisce anche il più stretto vincolo di unità che ci possa essere tra i cristiani.
a. «Comunione al corpo e al sangue di Cristo». L'espressione ci ricorda, in primo luogo, la presenza reale di Cristo nell'eucaristia, con il suo corpo e il suo sangue.
b. Inoltre ci ricorda che la «comunione con Cristo» deve poi rinnovarsi anche nelle nostre relazioni con i fratelli, giacché tra i cristiani deve prevalere su tutto la legge dell'unità.
c. Non dimentichiamo che le nostre comunioni sarebbero solo un'illusione se non riuscissero ad unirci strettamente gli uni gli altri, per formare il corpo mistico di Cristo.
Vangelo (Gv 6,51-58): Il pane di vita
Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani nel deserto, Cristo annuncia ai discepoli che darà loro un altro pane, e che questo pane sarà la sua carne: «Pane di vita, per la salvezza del mondo».
a. «Il pane che io vi darò è la mia carne, offerta per la vita del mondo». Ciò significa che l'eucaristia, per essere e prima di essere nutrimento, è sacrificio: perpetua e rinnova il sacrificio della croce.
b. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui». Meraviglioso scambio! Cristo in noi e noi in lui. Il Signore ha voluto così: il cibo che egli dà, divinizza chi lo riceve.
c. Abbiamo mai meditato su questo mistero, mistero di fede e di amore? Richiamiamo spesso alla mente le parole di san Paolo, ardente di amore per Cristo: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me».
Suggerimenti per l'omelia
La festa del corpo e sangue di Cristo è incentrata, in quest’anno A, sul tema: l'Eucaristia nutrimento. Essa sostiene la vita divina ricevuta nel battesimo; ci unisce intimamente a Cristo, unisce i cristiani tra loro.
- Nutre la nostra anima. Cristo lo proclama chiaramente: «La mia carne è nutrimento e il mio sangue è bevanda». Ogni vita deve sostenersi con alimenti appropriati, se non vuole declinare e morire. Per la vita divina, che noi riceviamo nel battesimo, vale la stessa legge. L'eucaristia è questo indispensabile nutrimento: «Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita», sono parole del Signore. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna».
- Ci unisce intimamente a Cristo. Comunicarsi con il corpo di Cristo nell'eucaristia, è comunicarsi con Cristo stesso; vuol dire assimilarlo ad essere a lui assimilati; vuol dire essere una cosa sola con lui. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui». Nessun sacramento, più dell'eucaristia, ci aiuta a raggiungere l'ideale della vita cristiana: Vivere per lui, con lui e in lui.
Unisce i cristiani tra loro. Se siamo uniti a Cristo, necessariamente lo siamo anche tra noi: al punto, ci dice san Paolo, da formare un solo corpo in Cristo. E ciò che l'apostolo chiamerà «il corpo mistico di Cristo». La comunione allo stesso pane eucaristico instaura tra i cristiani un movimento, un dinamismo di unità che fa loro superare ogni contrasto e ogni divergenza, per diventare veramente un corpo solo e un'anima sola, secondo l'espressione degli Atti, quando parlano delle prime comunità cristiane.
Preghiera universale
Fratelli, durante l'ultima cena il Signore ci ha fatto dono del suo corpo e del suo sangue, come memoriale della sua passione e risurrezione. Domandiamo di comprendere sempre meglio il valore di questo dono e il senso delle parole di Cristo: «La mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda».
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Alla Chiesa è affidata l'eucaristia. Perché arrivi a convincere tutti i cristiani a cercare e attingere da questo sacramento la forza e la gioia di vivere uniti a Cristo: preghiamo.
2. Nessun cibo della terra può estinguere nell'uomo la sua fame di eternità. Perché comprendiamo che il pane eucaristico è stato dato come pegno della nostra risurrezione nell'ultimo giorno: preghiamo.
3. Con il pretesto di eliminare le esagerazioni del passato, vediamo di non cadere nell'eccesso opposto. Perché ognuno di noi conservi il senso e il rispetto del sacro, elimini ogni atteggiamento non conveniente alla sacra liturgia e specialmente al sacramento eucaristico: preghiamo.
4. E questo il periodo in cui i nostri bambini fanno la prima comunione. Perché siano preparati amorosamente dai loro genitori e conservino un ricordo commovente del loro primo incontro con Gesù: preghiamo.
5. Per il cristiano, comunicare alla vita di Cristo significa anche interessarsi della vita dei fratelli. Perché le nostre messe e le nostre comunioni facciano crescere il «corpo mistico di Cristo»: preghiamo.
Signore, tu ci riunisci ogni domenica intorno al tuo altare. Fa' che il nostro cuore sia aperto come il tuo. Fa' che siamo attenti, come lo sei tu, alla vita dei nostri fratelli, ai loro problemi, alle loro necessità. Solo così troveremo, nella partecipazione all'eucaristia, il segreto di una vita serena e fraterna. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Al Padre nostro
L'eucaristia fa del corpo e del sangue di Cristo il nostro cibo e la nostra bevanda. Domandiamo a Dio, nostro Padre, di accrescere in noi il desiderio di questo nutrimento spirituale.
Parole di congedo e di saluto
Forti dell'amore, prodotto in noi dal pane di vita, siamo attenti anche alla molteplice fame che tormenta gli uomini: fame materiale, fame spirituale, fame di pace, di libertà e di giustizia.